Pietre che cantano web site festival 2006
   
     
 

Festival Internazionale di musica “Pietre che cantano”
Settima edizione - 22 Luglio / 20 Agosto 2006

Cade, la settima edizione del festival, nell'anno mozartiano : così si può ben definire il 2006, che vede tutto il mondo ancora meravigliarsi, a 250 anni dalla nascita, del genio altissimo di Wolfgang Amadeus. Mozart, il compositore per cui si coniugò il termine Classico in musica per la prima volta con assoluta necessità, fu artista eclettico, persino libertino, come fu il suo Don Giovanni nell'amore, nella sua arte.

Traendo spunto da alcuni dei molteplici aspetti della sua Opera, il Festival conferma la sua formula di articolazione in cicli tematici, sviluppati con grande varietà e fantasia, per assecondare le diverse inclinazioni del suo pubblico.

PRIMO CICLO DI CONCERTI - “Classica”


Cinque concerti mozartiani dedicati all'anniversario.
Inaugurazione con i due concerti del 22 e 23 luglio - Monastero di S. Spirito d'Ocre, ore 19.

Mozart Divertimento è il titolo del dittico inaugurale, i due concerti del 22 e 23 luglio, in cui, in due programmi complementari, verranno eseguiti Danze, Quartetti e Divertimenti di Mozart. Entrambi i programmi, come molti altri di questa edizione, si ispirano alla bella consuetudine di alcuni festival di musica da camera di invitare musicisti di provenienza diversa, ma di pari livello artistico, al far musica insieme, consuetudine che favorisce lo scambio ed il confronto, ed è di grande soddisfazione per il pubblico.

I brani in programma

22 luglio: Quartetto con pianoforte K 493 - Quartetto per archi K 387 - Divertimento K334 per due violini, viola, basso e due corni.

23 luglio: Sei Ländler K 606 per due violini e basso - Quartetto per archi K 575 - Divertimento K287 per due violini, viola, basso e due corni.

In apertura, la sera del 22, il leggiadro Quartetto per pianoforte ed archi in mi bemolle, con la pianista Luisa Prayer , direttore artistico del Festival, Rainer Honeck al violino, il violista Antonio Leofreddi e il violoncellista Marco Decimo, gli ultimi due membri del Quartetto Dorico, che per la prima volta è ospite del Festival.

Rainer Honeck , Konzertmeister dei Wiener Philarmoniker, che, da alcune edizioni, con il suo prezioso Stradivari, dà il “La” all'inizio della manifestazione, sarà il primo Violino che, sia il 22 che il 23, concerterà i Divertimenti K 334 e K287, in cui, con grande “sportività”, gli farà da secondo Alessandro Milani , violinista più giovane ma già Primo Violino dell'Orchestra della Rai e della Scala. Insieme a Honeck e Milani, il contrabbassista Emilio Benzi , anch'egli prima parte delle due Orchestre di Torino e Milano, e i due cornisti Jonathan Williams , primo Corno della European Chamber Orchestra, e Giovanni D'Aprile .

Milani eseguirà, nell'arco delle due serate, con gli altri membri del suo Quartetto Dorico , i due importanti Quartetti per archi K 387 e K 575.


29 luglio, ore 21, Chiesa di Sant'Andrea a Stiffe

MozarTrio - Trio Stradivari.
Jolanda Violante - fortepiano, Federico Guglielmo - violino, Luigi Piovano - violoncello.
Un concerto con strumenti d'epoca.

“Il Trio Stradivari è uno dei migliori gruppi cameristici che io abbia sentito, da lunghissimo tempo…” Isaac Stern.

Nel delizioso spazio rococò recentemente restaurato della Chiesetta di Stiffe, il celebre Trio Stradivari , con Jolanda Violante al fortepiano, Federico Gugliemo al violino e Luigi Piovano al violoncello, eseguirà un programma interamente dedicato ai bellissimi Trii di Mozart. Tre solisti dalla brillantissima carriera individuale, che anche in trio sono stati premiati nei più importanti concorsi internazionali (Firenze, Parigi, Londra, Trieste, Illzach, Vercelli) e hanno suscitato gli entusiasmi di musicisti come Isaac Stern. IlTrio ha appena inciso l'integrale dei Trii di Mozart e di Clementi con strumenti storici, caratteristica che si coniuga con la loro lettura “storicamente informata” del repertorio. Il fortepiano del concerto è stato gentilmente messo a disposizione dal musicologo e collezionista aquilano Francesco Zimei, ed è uno square John Broadwood del 1806, che, accompagnato dal suono dello Stradivari di Guglielmo e dello Sgarbi di Piovano, permetterà al pubblico di immergersi in un suono autentico, di grande fascino.


29 luglio, ore 21, Piazzetta del bosco di Tussillo a Villa Sant'Angelo

“Notturno”
Coro della Virgola, Pasquale Veleno - direttore Gianluca Sulli , Raffaello Giardino, Luca Lacobacci - corni di bassetto.

Alla scoperta di luoghi nascosti e suggestivi: nella magica piazzetta circondata dal bosco che sta in cima alla frazione di Tussillo, a Villa Sant'Angelo, vicino alla piccola Chiesa di San ……………., una vera e propria festa in giardino, alla maniera settecentesca, sarà scenograficamente allestita da Bartolomeo Giusti per gli spettatori che assisteranno a questo concerto. Di rarissimo ascolto i brani in programma: accanto ai Notturni di Mozart, per coro di voci miste e corni di bassetto, saranno eseguiti, in prima italiana, i “Gartenlieder” di Fanny Mendelssohn, la bravissima compositrice tedesca, sorella di Felix, al cui anniversario il festival dedicò lo scorso anno un intero ciclo di concerti. E poi i due Divertimenti per tre corni di bassetto, strumento cui si associa spontaneamente il nome di Mozart, per quanto il compositore dimostrò di prediligerlo. Il Coro della Virgola, diretto dal giovane e brillante direttore pescarese Pasquale Veleno, è un ensemble che si distingue nel panorama dei cori da camera italiani per l'accuratezza e il gusto raffinato delle sue interpretazioni del repertorio madrigalistico e a cappella, e il Trio Sulli, Giardino, Iacobacci, è un insieme di musicisti colti e raffinati, che sanno ricreare interesse attorno ad un repertorio “minore” ma di elegante fascino.


20 agosto, ore 19, Cattedrale di S. Eusanio Forconese

Mozart Gala
Orchestra Sinfonica abruzzese, Marcello Bufalini - direttore, Loredana Arcuri - soprano, Leonardo Galeazzi - baritono.
Concerto di chiusura del festival.

Il festival si conclude con una serata di gala, tra Sinfonie, celebri Ouverture, Arie e Duetti tratte dalla grande trilogia composta da Mozart sui versi del magnifico librettista veneziano Lorenzo Da Ponte. Nella cornice spettacolare della Cattedrale di Sant'Eusanio Forconese, la cui fondazione risale al IV secolo d.C., monumento tra i più belli della media valle del fiume Aterno, l'ultimo concerto del ciclo “Classica” chiude anche il Festival , dopo circa un mese di programmazione.
L'Orchestra Sinfonica Abruzzese, compagine di spicco tra le Orchestra regionali italiane, sarà guidata dalla esperta bacchetta di Marcello Bufalini , direttore di spiccata vocazione classica e mozartiana, anche per la sua conoscenza della pratica filologica della musica del Seicento e del Settecento. Le due belle voci del soprano Loredana Arcuri e del baritono Leonardo Galeazzi (che lo scorso anno fu Dulcamara e Don Pasquale nel ciclo lirico donizettiano del festival), saranno di volta in volta Donna Anna e Leporello dal Don Giovanni, Fiordiligi e Guglielmo dal Così fan tutte, la Contessa e il Conte dalle Nozze di Figaro. In chiusura la grande Sinfonia Haffner e poi chi vorrà potrà salire al Monastero di Santo Spirito per una ultimo brindisi, per quest'anno, con gli artisti e tutto lo staff del Festival Pietre che cantano.

 

SECONDO CICLO DI CONCERTI - “Esotica”


Due conferenze
Cinque concerti
Uno spettacolo di teatro musicale

Al centro di questo ciclo il tema del viaggio, della ricerca dell'altrove e del gioco del travestimento: l'Occidente che come Mata Hari si traveste e spia il mondo esotico del Sud e dell'Est. “Le assicuro,” scriveva Mozart al padre da Parigi, “senza viaggiare (almeno per chi si occupa di arte e scienza, siamo proprio creature prive di spirito..” (11 settembre 1778) e tutta la sua vita viaggiò con gran gusto di ascoltare e farsi ascoltare, di sedurre e di essere a sua volta sedotto dagli imprevisti dell'avventura.

Le conferenze

C'è stata una epoca, non lontana, in cui l'Italia era ancora meta esotica – ce lo racconteranno Lucilla Sergiacomo, Silvia Mantini e Giordano Montecchi nella conferenza del 9 agosto dal titolo “Gran Tour, educazione sentimentale” , nel giardino di casa Marimpietri a San Demetrio. Nella conferenza dell'11 agosto, “La musica turca: storia di un assedio” , invece, Renato Meucci, studioso della storia degli strumenti musicali e la compositrice Roberta Vacca , andranno alle radici di quello che fu un primissimo fenomeno di musica “etnica” di grande successo: la musica turca appunto. Mozart stesso nel “Ratto dal Serraglio” , nella celebre Sonata per pianoforte o nel vestire Guglielmo e Ferrando con i panni di due Principi d'Albania, giocò molto con questo “suono turco” che ognuno a quel tempo sapeva immediatamente riconoscere.

I Concerti


1°concerto

Fossa, Santa Maria ad Cryptas - Martedì 25 luglio, ore 21

Divano occidentale-orientale
Rainer Honeck , violino
Luisa Prayer, pianoforte

Abbiamo dato il titolo goethiano, che si appropriò della parola araba Diwan , che significa raccolta di liriche, per un concerto che è una raccolta di composizioni di ispirazione molto varia, sia Occidentale (l'Italia pergolesiana rivisitata da Strawinskj o gli echi della musica americana nella Sonata di Debussy) che Orientale (Dvorak, ma anche la sua allieva americana Amy M. Cheney Beach, la musica gitana e Andalusa di Kreisler e Sarasate) dal forte richiamo lirico ed esotico. Non è un caso che del programma sia interprete, con la pianista Luisa Prayer , Rainer Honeck , primo violi no solista dei Wiener Philarmoniker, musicista di solida formazione classica, indubbiamente, ma anche “kreisleriano” e viennese nello spirito, cioè cittadino di un luogo dove, oggi come allora, si respira un aria di confine.


2° concerto

4 agosto, ore 21 - Fossa, Piazzetta Belvedere
Circuì Parade
Exodus Ensemble

Il Circo: tutto il mondo con le sue stranezze e le sue acrobazie nello spazio ristretto di una tenda. Anche un concerto può essere tale: esotico, virtuosistico, acrobatico, come quello proposto dall'Exodus Ensemble di Cesare Chiacchiaretta, fisarmonicista strabiliante, e dei suoi compagni di scorribande musicali: Nicola Zuccala al clarinetto, Giampaolo Bandini alla chitarra, Enrico Fagone al contrabbasso. Una specie di piccola orchestra, che può suonare di tutto, purchè sia divertente, fantasioso, toccante, emozionante: un repertorio di pezzi celebri e “da bis”, per lasciare il pubblico a bocca aperta.


3° concerto

Villa Sant'Angelo, Chiesa Parrocchiale di San Michele - 5 agosto, ore 21
MandolinoMediterraneo
Quintetto a plettri Anedda, Dorina Frati mandolino solista

Forse non c'è un altro strumento come il mandolino, che non richiami alla nostra memoria marine, tramonti, gentili serenate notturne. E' il mandolino italiano e mediterraneo del Settecento e dell'Ottocento, che ha nobilissime origini e conosce allora un grande momento di fioritura. Eppure c'è anche una storia recentissima di questo strumento, che ne scopre nuove vocazioni. Il Quintetto a plettri Giuseppe Anedda, intitolato al celebre mandolinista sardo, con Dorina Frati , la più celebre mandolinista italiana, ci rivela in questo concerto proprio le due identità, con un repertorio che include Cecere e Calace per il repertorio antico, e musica di ispirazione Mediterranea, Rom, Messicana e Americana nei pezzi di Bellini, De Foglio, Angulo e Cobb.


4° concerto

San Demetrio, Chiesa di San Demetrio - 8 agosto, ore 21
ClassicoJazz
Roberto Prosseda , pianoforte, Michele Di Toro, piano jazz

Due pianisti si parlano seduti alla tastiera: attraverso un processo inverso a quello consueto, per cui il musicista colto ha rinnovato il linguaggio accademico accogliendo gli influssi di altri ambiti musicali, è il jazz in questo caso a lasciarsi provocare, e impone all'altra musica,che è frutto di un pensiero elaborato, il modo estemporaneo della improvvisazione.
Una “contaminazione” inversa, quella proposta da Roberto Prosseda , punta di diamante del giovane pianismo italiano, a Michele Di Toro: due pianisti italiani di razza, con due storie che, simili all'inizio ( perchè Michele Di Toro è stato prima di tutto ottimo pianista classico), si sono poi scelte percorsi completamente diversi. Il programma non è definito, si lascia andare all'estro del momento: il pubblico si lascerà sorprendere e condurre dalle loro formidabili mani.

Domenica 13 agosto, ore 18.00 - Monastero di S. Spirito d'Ocre

Mercoledì 16 agosto, ore 18.00 - Casa Gialla di San Demetrio ne' Vestini

“Chi rapì la topina Costanza ?”
Commedia giocosa liberamente tratta dal “Ratto dal Serraglio” di Mozart
Musica di Roberta Vacca, testo di Paola Campanili

Questa commedia per musica è la giocosa riscrittura, per un cast di cantanti attori giovanissimi, del famoso singspiel mozartiano, nella quale il gioco comincia proprio dall'equivoco che la traduzione italiana del termine “Entführung” (rapimento, ratto), provoca. All'antagonismo cristiano/musulmano si sostituisce quello più familiare tra gatti e topolini, ma quel che le due autrici lasciano intatto, anche nella necessaria semplificazione, è il clima di incanto e la essenza della melodia mozartiana. Per la terza edizione del consueto laboratorio teatrale diretto da Bartolomeo Giusti, che coinvolge anche bambini e ragazzi nel clima del Festival, e li avvicina ad alcuni dei temi trattati, quindici giorni di stage, per arrivare alle due recite in programma. Il gruppo dei docenti, Bartolomeo Giusti e Antonella Lattanzi per la parte teatrale, la stessa Roberta Vacca con Rosalinda Di Marco e Rosella Pezzuti per la parte musicale, riprende quella che è stata una bellissima novità proposta in giugno dal Conservatorio “Casella”. I costumi e gli elementi di scena, belli e fantastici, sono della Accademia di Costume e di Moda di Roma.


5° Concerto

Ocre, Monastero di S. Spirito
Lunedì 14 agosto, ore 21.00
Transatlantico

Recital del pianista Bruno Canino.

Bruno Canino è senz'altro uno degli interpreti più originali presenti sulla scena del concertismo internazionale. Il repertorio sconfinato e per molti aspetti anticonvenzionale, come anticonvenzionale è la sua maniera di proporsi come artista, libero e rigoroso ad un tempo, hanno sempre sorpreso ed appassionato il suo pubblico. Ecco perché ci interessa la sua versione di un brano sentito innumerevoli volte, come la Sonata con Marcia alla Turca di Mozart, ecco perché era l'interprete più adatto da sollecitare in un ciclo sull'esotico, nel quale questo concerto è inserito.

E Canino prende la nave e attraversa l'Oceano, come fece nel mezzo dell'Ottocento il pianista brasiliano Louis Moreau Gottschalk, tra gli autori scelti per il suo Recital, per venire a studiare in Francia, dove si guadagnò fama di compositore oltre che di celebre virtuoso del suo strumento. Altri due americani, Copland e Chick Corea, nella seconda parte del programma, che sceglie, per iniziare, il bistrattato Clementi, che in Inghilterra fece la sua fortuna, e termina con le trascinanti Danze in ritmo bulgaro di Bartók.

 

TERZO CICLO DI CONCERTI - “Esoterica”


Una conferenza
Tre concerti

Il terzo ciclo di manifestazioni in programma nel Festival di quest'anno si dà un tema che discende dagli aspetti forse più inquietanti e misteriosi della personalità di Mozart, cui il festival è implicitamente dedicato.

Conferenza
Il Mozart massone che come Tamino intraprende con impegno il difficile cammino dell'iniziazione ai misteri delle Leggi Universali, è contiguo, temporalmente, al Mozart che accetta la commissione del Requiem, ma che poi dichiara, alla moglie Costanze, di sentire di comporlo per sé stesso: riti esoterici, religiosità, negli ultimi atti di quello stesso artista che aveva dato forza plastica alla sfida del libertino, hanno contribuito a creare intorno al suo ultimo anno di vita una alone di mistero. Di questo si parlerà nella conversazione “Mozart ultimo atto, tra esoterismo e religiosità” tra il musicologo Francesco Zimei e Don Andrea Lonardo, in cui l'indagine dello studioso si confronta con la interpretazione dell'uomo di Fede. A Fossa, nella Chiesa di S. Maria ad Cryptas, il 1° agosto, alle ore 18.30.


1° Concerto

Sabato 12 agosto, ore 21.00 - Ocre, Monastero di Santo Spirito

Bartk /Stoker
Paesaggi Transilvani

Un inedito accostamento, quello voluto dal Direttore artistico del Festival, la pianista Luisa Prayer , per il primo concerto del ciclo “Esoterica” del Festival Pietre che cantano 2006: passi dal “Dracula” di Stoker, interpolati alla musica di due straordinarie e ardue partiture bartokiane: i Contrasti, per clarinetto, violino e pianoforte, e la monumentale Sonata per due pianoforti e percussioni. Tra letteratura e musica, prende corpo il profilo del paesaggio transilvano, il paesaggio esoterico per eccellenza. Nel Monastero di Santo Spirito d'Ocre, luogo cui sono legate pure molte leggende e storie di riti esoterici, l'attore Bartolomeo Giusti leggerà Stoker: Antonio Anselmi al violino, Alessandro Travaglini al clarinetto e Luisa Prayer per i Contrasti, il duo pianistico Alessandra Ammara- Roberto Prosseda e i percussionisti Anders Loguin ( membro di uno dei più celebri ensemble di percussioni, il “Kroumata” di Stoccolma) e Rodolfo Rossi per la Sonata.


2° Concerto

Fossa, Chiesa di Santa Maria ad Cryptas - Giovedì 17 agosto, ore 21.00

Trascendentale
Recital di Alessandra Maria Ammara
Musiche di Chopin, Ravel, Scelsi, Scrjabin

Dopo il recital pianistico di Bruno Canino del 14 agosto, un altro concerto che ha come protagonista il pianoforte. Le premesse lasciano prevedere, però, esiti del tutto differenti. Prima di tutto il programma: tra le pareti fitte di affreschi e quasi animate di Santa Maria ad Cryptas, ascolteremo lo Chopin visionario dei Preludi, il Ravel simbolista di Ondine, lo Scrjabin esoterico ed antroposofico della Sonata op.53, lo Scelsi divinatorio di una serie di Preludi inediti, già presentati dalla Ammara, in prima assoluta, al Festival Scelsi del 2005 di Roma. La Ammara, fiorentina di nascita e di scuola, perfezionatasi con Leon Fleisher, William Naborè, Maria Tipo, è stata vincitrice di importanti premi internazionali (Viotti di Vercelli, Iturbi di Valencia e Van Cliburn di Forth Worth: è una pianista dalla forte personalità, che sa rendere questo genere di repertorio con impressionante immedesimazione, quasi con atteggiamento sacerdotale. Il suo virtuosismo senza macchia le permette interpretazioni coraggiose, la sua sensibilità è del tutto originale.


3° Concerto

Ocre, Monastero di S. Spirito - Sabato 19 agosto, ore 21.00

Histoire du Soldat
Di Strawinskj/Ramuz (1918)
Versione italiana di Luigi Maio
Luigi maio, regista e musicattore
Ensemble strumentale del Conservatorio “Alfredo Casella”. Giacinto Sergiacomo, direttore.

Nel 2005 Luigi Maio ha vinto il Premio della critica teatrale italiana con questo suo allestimento di Histoire. Unico interprete funambolico del Narratore e dei due personaggi della storia, il Soldato e il Diavolo, realizza con il suo spettacolo, grazie alla sua doppia natura di attore e musicista, uno stile acrobatico di recitazione, che vuole essere speculare allo stile musicale di Strawinskj, anch'esso spericolato nelle sue combinazioni eclettiche e nei suoi accostamenti eterogenei: ritmi, toni, volumi di sostanza e dimensione differente si alternano con andamento pirotecnico e l'attore, ora Soldato, ora Diavolo, è davvero l'alter ego del violinista, di cui imita con incredibile precisione gesti, arcate, persino diteggiature. Sulla scena, diretto dal giovane direttore Giacinto Sergiacomo, un ensemble di strumentisti dei corsi superiori del Conservatorio “Casella” dell'Aquila, che durante l'anno accademico appena concluso hanno lavorato in uno speciale stage dedicato alla Histoire con i docenti Marcello Bufalini e Massimo Data.